Ultima modifica: 26 Marzo 2013
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Circolare n. 218

Indicazioni operative per docenti per alunni con bisogni educativi speciali

Istituto Comprensivo Olgiate Comasco, Scuola Secondaria di primo grado statale “M. Buonarroti”
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Circolare n. 218
Protocollo n. =====
Olgiate Comasco, 26 marzo 2013

ALLE  F.S.  POF
ALLE  F.S. SOSTEGNO E DISAGIO

AI DOCENTI
ISTITTUTO COMPRENSIVO OLGIATE COMASCO

Oggetto: Direttiva Ministeriale 27/12/2012 – Indicazioni operative

Con una comunicazione diretta alle SS.LL. è stata comunicata la Direttiva Ministeriale 27/12/2012 relativa ai nuovi strumenti d’intervento nei riguardi di alunni con bisogni educativi speciali.

Il MIUR, con la circolare n. 8, prot. 561, del 06/03/2012, ha emanato le indicazioni operative di attuazione della Direttiva.

I punti essenziali, definiti nella suddetta circolare che si allega, sono i seguenti:

  1. Estensione della responsabilità della comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendenti: deficit del linguaggio, deficit abilità non verbali, deficit coordinazione motoria, deficit attenzione, Iperattività (ADHD), funzionamento intellettivo limite, svantaggio sociale e culturale, DSA, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse;
  2. Rimane l’obbligo della certificazione delle situazioni di handicap e DSA; in quest’ultimo caso viene raccomandato, per gli alunni in possesso di diagnosi DSA rilasciata da una struttura privata, di adottare preventivamente le misure previste dalla legge 170/2010, nelle more del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate.
  3. E’ compito del Consiglio di Classe o dei team indicare in quali altri casi, oltre a quelli del punto 2), sia necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica e/o di misure compensative e dispensative;
  4. Sia nel caso di DSA sia di situazioni di cui al puto 3) lo strumento privilegiato è il Piano Didattico Personalizzato (PDP) che include la progettazione didattico-educativa calibrata sugli obiettivi minimi attesi per le competenze in uscita;
  5. Nei casi in cui non è prevista la certificazione il Consiglio di Classe o il team motiverà opportunamente le decisioni assunte, verbalizzandole, sulla base di considerazioni esclusivamente pedagogiche e didattiche;
  6. Costituzione, a livello di istituzione scolastica, del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) composto da docenti, esperti, genitori, con il compito di:
    1. Rilevare i casi di BES;
    2. Raccogliere e documentare gli interventi didattico-educativi posti in essere, così da consolidare una memoria a livello di scuola;
    3. Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
    4. Elaborazione, entro giugno, del Piano annuale per l’inclusività (PAI). Tale piano, deliberato dal Collegio dei Docenti, sarà inviato all’USR per supportare le richieste di organico di sostegno e/o di risorse specifiche, anche da parte degli Enti Locali;
  7. All’inizio dell’a.s., sulla base del PAI redatto l’anno precedente, il GLI procederà all’adattamento alle nuove esigenze e proporrà al Collegio dei Docenti una programmazione degli obiettivi che costituirà il nuovo PAI;
  8. Il Collegio dei Docenti, al termine di ogni anno scolastico, procede alla verifica dei risultati raggiunti;
  9. Adeguamento del POF con l’indicazione della totalità delle pratiche poste in essere per migliorare l’inclusività, individuando l’utilizzo delle risorse professionali e le azioni concordate a livello territoriale;
  10. Il monitoraggio e la valutazione del grado di inclusività della scuola dovranno essere fatti sulla base di indicatori realistici, sulle risultanze dei quali fondare i piani di miglioramento;
  11. E’ prevista la valorizzazione dei Centri Territoriali di Supporto (CTS) quali interfaccia tra le scuole e l’Amministrazione;
  12. Sono già presenti sul territorio i Gruppi di Lavoro interistituzionali Provinciali (GLIP) costituiti ai sensi della legge 104/1992, e sono in via di costituzione i Gruppi di Lavoro interistituzionali Regionali (GLIR);
  13. Interessanti sono le novità offerte dalla legge 04/04/2012 n. 35 che ratifica, con modifiche, il D.L. 09/02/2012 n. 5 dove, all’art. 50, individua i nuovi Centri Territoriali per l’Inclusione (CTI)

 

Il dirigente scolastico
prof. Cosimo Capogrosso

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